Domande frequenti sul tema: Cessazione di un dipendente

20/08/2024

Domanda: Qual è la differenza tra licenziamento, dimissioni e risoluzione consensuale?
Risposta:

 

Con quale volontà il rapporto di lavoro viene a cessare

Preavviso di licenziamento e dimissioni

Trasmissione in forma elettronica

Diritto all’indennità di disoccupazione

Licenziamento

Con volontà del datore di lavoro

, come da contratto collettivo

No

Dimissioni

Con volontà del dipendente

, come da contratto collettivo

, attraverso un patronato

No

Risoluzione consensuale

In comune accordo

No, può essere immediato

, attraverso un patronato

No



Domanda: Come può essere cessato il rapporto di lavoro dall’azienda o dal lavoratore?
Risposta:
  • Dipendente nel periodo di prova

Licenziamento

Dimissioni

Risoluzione consensuale

Note

Sì, in qualsiasi momento, senza indicazione del motivo e senza dover rispettare il preavviso di licenziamento.

Sì, in qualsiasi momento, senza indicazione del motivo e senza dover rispettare il preavviso di dimissioni.

Non è necessario, in quanto durante il periodo di prova la risoluzione può avvenire senza nessun preavviso.

Si consiglia di fissare il periodo di prova per iscritto nel contratto di lavoro. Questa possibilità è data sia per i contratti a tempo determinato che per quelli a tempo indeterminato.

  • Dipendente non più in prova, con contratto a tempo determinato o stagionale

Licenziamento

Dimissioni

Risoluzione consensuale

Note

Se il datore di lavoro pone fine al rapporto di lavoro prima del termine indicato nel contratto, il dipendente ha diritto al risarcimento dei danni.

Se il dipendente pone fine al rapporto di lavoro prima del termine indicato nel contratto, il datore di lavoro ha diritto al risarcimento dei danni.

Sì, in qualsiasi momento senza dover rispettare il preavviso di dimissioni o licenziamento e senza diritto ad un risarcimento.

In linea di principio un contratto a tempo determinato si risolve con la data di scadenza.

  • Dipendente non più in prova, con contratto a tempo indeterminato

Licenziamento

Dimissioni

Risoluzione consensuale

Note

Solo con l’indicazione di un giustificato motivo e rispettando il preavviso di licenziamento, secondo il contratto collettivo.

Sì, in qualsiasi momento con rispetto del termine previsto per il preavviso di dimissioni. Questo termine è indicato nel contratto collettivo.

Sì, in qualsiasi momento senza dover rispettare il preavviso di licenziamento e dimissioni.

In caso di licenziamento di un dipendente con contratto a tempo indeterminato è dovuto il contributo aggiuntivo ASPI a favore dell’INPS per sostenere l’indennità di disoccupazione (incirca € 1.900,00).



Domanda: Ci sono alcune categorie protette che hanno le proprie regole in materia di dimissione o licenziamento?
Risposta: Sì. Il caso più comune sono i dipendenti durante o dopo la maternità, per i quali si applica quanto segue, fino a quando il bambino raggiunge l'età di uno o tre anni:
 

Licenziamento

Dimissioni

Risoluzione consensuale

Note

Non è possibile dal momento in cui viene annunciata la gravidanza e fino a quando il bambino non ha compiuto un anno.

La dimissione è possibile.

  • Non c’è und periodo di preavviso da rispettare.
  • Alla madre deve essere pagato il preavviso a carico dall'azienda (la durata non è della dimissione indicata nel contratto collettivo, ma quella del licenziamento).
  • La dimissione non deve essere effettuata in maniera elettronica, basta una notifica al datore di lavoro.
  • Oltre alla lettera di dimissione, per dimissioni (sia della madre e del padre) entro il 3° anno di vita del figlio, deve essere richiesta l'approvazione all'Ufficio Osservazione del Mercato del Lavoro.

Possibile, ma ciò non ha senso, perché il rapporto di lavoro può essere risolto senza preavviso anche presentando le dimissioni.

Inoltre, la madre perderebbe il diritto al pagamento del periodo di dimissione e all'indennità di disoccupazione.

Il lavoratore ha diritto all'indennità di disoccupazione se la dimissione viene fatta prima del compimento del primo anno.

Pertanto, in questo caso, l'azienda deve versare anche il contributo aggiuntivo Aspi all’INPS (circa € 1.900).


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