Il primo decreto fiscale emesso dal governo Draghi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ad inizio settimana. Il “decreto sostegno” prevede un nuovo contributo statale a fondo perduto a favore delle imprese e dei liberi professionisti che hanno registrato perdite in conseguenza della pandemia. Di seguito riportiamo le notizie delle misure più importanti.
Chi ha diritto alle misure?
Hanno diritto al contributo a fondo perduto i titolari di partite iva, imprese, liberi professionisti e agricoltori. A differenza delle precedenti versioni del contributo a fondo perduto, questo è riservato anche ai liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza di diritto privato (geometri, architetti, agronomi ecc.).
Il contributo non spetta ai:
- soggetti che hanno cessato la partita iva entro il 23.02.2021;
- soggetti che hanno aperto partita iva dopo il 24.03.2021.
Requisiti richiesti
Il contributo è concesso a prescindere dal tipo di attività svolto, dunque non è legato all’appartenenza a determinati settori. Sono tuttavia richiesti due requisiti:
- I ricavi dell’anno 2019 non devono essere maggiori di 10 milioni di €;
- nel 2020 i contribuenti devono aver avuto un calo del fatturato medio mensile almeno del 30 % rispetto all’anno precedente.
Il secondo requisito non viene applicato ai contribuenti che hanno avviato la partita iva dopo il 01.01.2019.
Nella determinazione del fatturato devono entrare tutte le operazioni che entrano nella liquidazione periodica iva. Ciò significa che sono da considerare anche le cessioni di beni strumentali.
Ammontare del contributo
Il contributo è calcolato applicando alla differenza tra il fatturato medio mensile del 2020 e quello del 2019 una delle seguenti aliquote:
Ricavi/compensi 2019
|
Percentuale
|
fino a 100.000 €
|
60 %
|
superiore a 100.000 € fino a
400.000 €
|
50 %
|
superiore a 400.000 € fino a
1.000.000 €
|
40 %
|
superiore a1.000.000 € fino
a 5.000.000 €
|
30 %
|
superiore a 5.000.000 € fino
a 10.000.000 €
|
20 %
|
È previsto un contributo minimo di euro 1.000 per le persone fisiche e di 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Il contributo non rileva ai fini del calcolo delle imposte.
Esempio di calcolo:
Un’azienda con ricavi di 980.000 € nel 2019, ha registrato un fatturato per 600.000 € nel 2020 e per 960.000 € nel 2019. Ha avuto dunque una media mensile di fatturato di 50.000 € per il 2020 e di 80.000 € per il 2019. L’azienda ha subito, quindi, una perdita mensile di fatturato di 30.000 € (pari al 37,5 %). Per la determinazione del contributo spettante, alla perdita mensile di fatturato si applica la percentuale del 40 %, in tal modo si determina un contributo a fondo perduto pari a 12.000 €.
Richiesta del contributo
Il contributo deve essere richiesto con invio telematico di un’apposita domanda all’agenzia delle entrate. La domanda può essere inviata dal 30.03 al 28.05.2021.
Il contributo può essere fruito alternativamente nei seguenti due modi:
- Pagamento diretto dell’agenzia delle entrate sul conto corrente del contribuente
- o come credito d’imposta da utilizzare in F24 per il pagamento di imposte e contributi.
Conclusioni
Il calcolo del contributo è piuttosto complicato e alla fine potrebbe venir fuori anche un importo piuttosto basso. Esamineremo la vostra situazione e vi faremo sapere se rientrate tra i beneficiari.
Il “decreto sostegno” oltre al contributo a fondo perduto prevede anche aiuti specifici per le zone montane. Per questi aiuti come per quelli annunciati dalla Provincia Autonoma di Bolzano mancano ancora le disposizioni attuative.