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Descrizione
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Vantaggi, svantaggi del
dipendente
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Vantaggi, svantaggi
dell’azienda
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Comunicazione a Graber & Partner
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Incertezze
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Smart Working
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Lo smart-working (o lavoro agile) è un modello
di lavoro con cui i dipendenti hanno l'opportunità di svolgere il proprio
lavoro da casa.
A causa del Corona Virus, lo smart-working può
essere "ordinato" dall'azienda senza il consenso del dipendente.
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Il
dipendente può continuare il suo lavoro da casa e quindi rispettare le
norme imposte dal Governo (restare a casa).
La retribuzione continuerà a essere
versata normalmente, quindi, la retribuzione netta rimane invariata.
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I
dipendenti continuano a svolgere il proprio lavoro e possono garantire i
servizi.
Le ore effettivamente lavorate e il lavoro
svolto possono essere controllati solo in misura limitata. Il rapporto di
fiducia tra dipendenti e aziende è un requisito fondamentale.
Oltre alla retribuzione per i dipendenti restano
invariati anche i costi per l’azienda.
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È necessario presentare una denuncia online per
i dipendenti che utilizzano lo smart-working, Vi preghiamo, dunque, di
informare immediatamente il Vostro consulente delle paghe.
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Non esistono incertezze, le denunce possono
essere inviate.
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Ferie
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Il
datore di lavoro ha la possibilità di mettere i propri lavoratori in ferie.
Vengono
utilizzate le ferie già maturate e non è necessaria l’approvazione del
dipendente.
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Una parte delle ferie annuali viene così
esaurita, dunque non più disponibile per le vacanze estive.
La retribuzione continuerà a essere
versata normalmente, quindi, la retribuzione netta rimane invariata
(eccezioni p.es. nel settore dell’edilizia).
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In caso di numerose ferie residue del
lavoratore, ridurle può essere un vantaggio per le aziende.
I costi mensili delle retribuzioni restano
invariati per l'azienda. Per le ferie godute, gli accantonamenti per le
stesse si riducono.
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Le
ferie devono essere segnalate nel foglio delle presenze del mese, come di
consueto.
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Nessuna
incertezza.
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Cassa --integrazione, FIS, CIG in deroga
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A tutte le aziende si applicano misure di
ammortizzazione attraverso le opzioni già esistenti (CIG o fondo di
solidarietà FIS) oppure attraverso la CIG in deroga introdotta per tutte le
aziende che non sono ancora state coperte.
La richiesta può essere fatta per la sospensione
totale del lavoro ma anche per riduzione del orario di lavoro.
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Il periodo non
lavorato non viene detratto dalle ferie maturate, ma viene pagata solo una
parte della remunerazione.
I
salari pagati dall’INPS sono limitati. I dipendenti ricevono l'80% del loro
salario lordo, tuttavia con un limite di:
€
1.000 (al lordo delle imposte) con un salario lordo normale di circa €
1.800
€
1.200 (al lordo delle imposte) con un salario lordo normale superiore a €
1.800.
Vi
possiamo calcolare in anticipo la retribuzione dei vostri dipendenti. Per
il calcolo contattate il Vostro consulente del personale.
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Il periodo viene pagato dall’INPS, l’azienda
quindi non sostiene ulteriori costi diretti.
Tuttavia, esiste il rischio che la
compensazione salariale non venga autorizzata, in questo caso è l’azienda a
sostenere i costi.
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Le domande devono essere
presentate entro 4 mesi.
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Le istruzioni operative
dell’INPS non sono ancora state pubblicate (tranne che per le società nella
ex "zona rossa). Attualmente, quindi, non è ancora chiaro chi potrà
indicare "COVID-19" come motivo e chi dovrà richiedere la cassa
integrazione ordinaria.
Inoltre non è chiaro se
tutte le ferie maturate fino a questo punto debbano essere godute prima
dell'inizio della CIG.
Ancora, varie regioni e
province hanno annunciato che forniranno fondi e supporto aggiuntivi.
Questi accordi non sono ancora stati pubblicati ad oggi.
Non appena saranno pubblicate notizie in merito,
Vi informeremo tempestivamente dei prossimi passi da fare.
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Cura dei bambini
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Per i dipendenti che sono costretti a restare a casa
per la chiusura delle scuole e degli asili dei figli e, che non possono
esercitare il lavoro in modalità smart-working o usufruire della CIG, il
decreto prevede le seguenti opzioni:
- Congedo parentale straordinario, o in alternativa
- Voucher
Baby-Sitter
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Congedo parentale
straordinario:
I genitori di bambini fino a 12 anni di
età possono richiedere 15 giorni di congedo parentale extra. La
retribuzione in tal caso è pari al 50%. I 15 giorni di congedo extra
possono essere richiesti anche dai genitori che hanno bambini dai 12 ai 16
anni di età. In questo caso però il periodo di congedo non è retribuito.
Voucher Baby-Sitter
Per aiutare i
genitori con i costi di una babysitter, è possibile richiedere voucher del
valore di € 600 al mese.
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Il periodo viene pagato dall’INPS. L’azienda
non sostiene costi aggiuntivi durante questo periodo.
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Il
dipendente deve occuparsi personalmente di presentare la domanda. La domanda di congedo parentale deve essere presentata
all’INPS con l'aiuto dei patronati.
La
domanda di congedo parentale deve essere inviata insieme all'elenco delle
presenze per l’elaborazione corretta delle paghe.
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Sia
la domanda di congedo parentale straordinario che quella per Voucher
baby-sitter devono essere presentate con aiuto di un patronato. Mancano
però ancora le istruzioni dell’INPS. Ciò significa che al momento queste
domande non possono essere presentate.
Già è
chiaro, che le richieste possono essere fatte in modo retroattivo.
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