Per sostenere lo sviluppo economico, scientifico e culturale dello stato, il fisco italiano prevede numerose agevolazioni per persone che traferiscono la residenza in Italia.
L’agevolazione per i cosiddetti “impatriati” è stata rivista e i prerequisiti sono stati allentati. Di sotto viene illustrata la differenza dei regolamenti vigenti per il 2019 e il 2020 persone che trasferiscono la residenza in Italia:
|
2017-2019 |
Dal 2020 |
Prerequisito |
- residenza all‘ estero per un minimo di 5 anni
- effettuare per un minimo di 2 anni un’attività altamente qualificata in un’azienda all’estero, ossia assolvere uno studio e concludere con un titolo accademico.
Il dipendente deve: - presentare un titolo di studio, ossia una specializzazione. L‘attività deve corrispondere all‘attività in Italia.
- la residenza deve essere in Italia per un minimo di 2 anni.
- essere assunto presso un’azienda Italiana
|
- residenza all’estero per un minimo di 2 anni
- effettuare per un minimo di 2 anni (senza interruzione) un’attività lo che non deve essere per forza altamente qualificata
- invariato
- invariato
- la persona deve svolgere il proprio lavoro principale in Italia |
Durata |
L’agevolazione spetta per 5 anni (l‘anno della variazione della residenza + 4 )
|
L’agevolazione spetta per 5 anni (anno della variazione della residenza +4) e può essere prolungata per altri 5 anni se si verificano le seguenti condizioni: - minimo un minorenne a carico - acquisto di un‘immobiliare in Italia - Trasferirsi in una regione del Mezzegiorno (regione sud dell’Italia) |
Agevo-lazione |
Deve essere tassato il 50% del reddito |
Deve essere tassato il 30% del reddito Con almeno 3 figli minorenni a carico o se la residenza si trova nelle „regioni del Mezzogiorno“, è tassato solo il 10 % del reddito. |