Per quanto riguarda l’emissione dei buoni corrispettivo è stata introdotta una nuova disciplina che distingue i buoni monouso da quelli multiuso.
Buoni monouso: sono caratterizzati dal fatto che il luogo di fornitura dei beni o di prestazione del servizio, il bene ceduto o il servizio prestato è già fissato al momento dell’emissione del buono stesso. Un esempio di buono di questo tipo è quello per l’acquisto di un particolare articolo a prezzo fisso in una determinata transazione. In questo caso, l’acquisto del buono è equiparabile a un acconto, ed è quindi soggetto a IVA e deve essere quindi accompagnato da un documento fiscale (fattura, ricevuta fiscale, scontrino di cassa).
Buoni multiuso: su questi buoni è indicato il relativo valore. Non indicano, tuttavia, cosa è possibile acquistare e il servizio cui danno diritto. L’emissione di tali buoni non è soggetta a IVA. L’IVA dovuta è applicata al momento del riscatto del buono e solo in questo momento è emessa una ricevuta fiscale.