Nell’ambito della “Manovra Correttiva“ è stato introdotto un credito d’imposta per i soggetti che investono in pubblicità, stanziando 125 milioni di euro.
La norma riguarda imprese e lavoratori autonomi che effettuano investimenti pubblicitari attraverso la stampa periodica e quotidiana, sia digitale sia cartacea, le emittenti televisive e radiofoniche.
L’ammontare del credito d’imposta si calcola sull’incremento degli investimenti rispetto all’anno precedente. È necessario che l’investimento effettuato sia superiore almeno dell’1 % rispetto allo scorso anno.
Il credito d’imposta è pari al 75 % del valore incrementale degli investimenti effettuati per imprese e lavoratori autonomi; per piccole e medie imprese la percentuale ammonta al 90 %. Il bonus non può essere erogato, ma può essere utilizzato soltanto in compensazione con altre imposte.
Esempio:
Nell’anno 2017 una micro impresa ha investito in pubblicità un importo pari a € 5.000. Nel 2018 le spese pubblicitarie ammontano a € 7.000. L’incremento eccede la soglia dell’1 %, cosicché è possibile richiedere un credito d’imposta pari a € 1.800 (90 % dell’incremento).
Bisogna evidenziare che non sono ancora state emanate le relative disposizioni attuative. Entro il mese di ottobre dovrebbero essere definite le procedure e i termini per la concessione e l’utilizzo del credito. In particolare, dovrà essere chiarito se il credito d’imposta possa essere richiesto già per le spese sostenute nel 2017 o appena per le spese di competenza dell’anno 2018.