Novitá fiscali del 2025

09/01/2025

Il nuovo anno porterà ancora una volta una serie di novità fiscali. La maggior parte delle quali derivano dalla legge di bilancio 2025, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 31.12.2024.

Di seguito Vi illustriamo le principali movità fiscali per il 2025.


Mini Ires 2025

Per le società di capitali è prevista, limitatamente all'anno 2025, una riduzione dell'imposta sul reddito delle società (Ires) dal 24 % al 20 %. Tale riduzione è riconosciuta alle imprese che:
  • accantonano almeno l’80 % dell’utile 2024 ad una specifica riserva;
  • effettuano investimenti in beni strumentali nuovi (industria 4.0 o transizione 5.0) per un importo pari ad almeno il 30 % dell’utile accantonato e comunque non inferiore al 24 % dell’utile 2023 (l’ammontare degli investimenti deve essere comunque superiore a 20.000 €);
  • nel 2025 effettuano nuove assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato, con un incremento occupazionale pari almeno all‘1 % rispetto al 2024.
E‘ inoltre necessario che:
  • il numero di unità lavorative per anno (ULA) non deve diminuire rispetto alla media 2024-2022;
  • l’impresa non deve aver fatto ricorso alla CIG nel 2024 – 2025.

Deduzione aggiuntiva per la nuova assunzione di dipendenti

Già per il 2024 era stata prevista una deduzione aggiuntiva del 20 % del costo riferibile all’incremento occupazionale a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi. Con la legge di bilancio 2025, la deduzione aggiuntiva è stata prorogata per gli anni 2025, 2026 e 2027. Se le imprese e i lavoratori autonomi effettuano nuove assunzioni di lavoratori con contratti a tempo indeterminato in questi anni, potranno così dedurre il 120 % dei relativi costi dalla loro base imponibile ai fini dell'imposta sul reddito.
La condizione per beneficiare della deduzione aggiuntiva è che il numero di lavoratori dipendenti con contratti a tempo indeterminato alla fine dell'anno in questione sia superiore alla loro media nel periodo d'imposta precedente.


Assegnazione/cessione agevolata beni d‘impresa

I beni non destinati all'attività aziendale delle società possono essere assegnati o venduti ai soci in modo agevolato entro il 30.09.2025. Per questo è previsto il pagamento di un'imposta sostitutiva dell'8 %, calcolata sulla differenza positiva tra il valore di mercato e il valore fiscalmente riconosciuto. Per quanto riguarda gli immobili, è vantaggioso che al posto del valore di mercato possa essere utilizzato il valore catastale.


Estromissione immobile imprenditore individuale

Immobili strumentali per natura delle imprese individuali possono essere privatizzati in modo agevolato entro il 31.05.2025. Anche in questo caso è prevista un'imposta sostitutiva dell'8 % sulla differenza positiva tra il valore di mercato e il valore fiscalmente riconosciuto, potendo utilizzare come valore di mercato anche il valore catastale.

Questa opportunità dovrebbe essere presa in considerazione soprattutto nel caso in cui si preveda una cessazione dell'attività aziendale nel breve o medio termine.


Modifica crediti d’imposta industria 4.0 e transizione 5.0

Investimenti in beni immateriali industria 4.0
Il credito d'imposta per gli investimenti immateriali nel settore dell'industria 4.0 è stato abrogato per l'anno 2025. Per gli investimenti immateriali, tale credito sarà riconosciuto nel 2025 nella misura del 15 % dell'investimento solo se entro il 31.12.2024 è stato effettuato un acconto di almeno il 20 % dell'investimento e se l'investimento stesso viene effettuato entro il 30.06.2025.

Investimenti in beni materiali industria 4.0
Il credito d'imposta per gli investimenti materiali nel settore dell'industria 4.0 rimane valido per il 2025 ed è articolato come segue:

Importo investimento

Credito d’imposta

Investimenti 01.01.2025 – 31.12.2025

(o 30.06.2026 con acconto minimo di 20 % entro il 31.12.2025)

fino a 2,5 mln €

20 %

da 2,5 mln € a 10 mln €

10 %

da 10 mln € a 20 mln €

5 %

A livello nazionale è stato tuttavia introdotto un limite massimo di 2,2 miliardi di euro per questi crediti d'imposta. Per monitorare il rispetto di questo limite, le imprese che intendono beneficiare del credito d'imposta dovranno inviare una comunicazione al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Qualora i fondi risultassero esauriti, il credito d'imposta non sarà più riconosciuto. Non sono interessati da questa limitazione gli investimenti per i quali sia stato effettuato un acconto del 20 % entro il 31.12.2024.

Transizione 5.0
Per il 2024 e il 2025 è previsto un credito d'imposta per gli investimenti che rientrano nel piano di transizione 5.0. Si tratta di investimenti in nuove macchine, dispositivi o impianti digitali intelligenti, attraverso i quali si ottiene un risparmio energetico di almeno il 3 % a livello della struttura produttiva o di almeno il 5 % a livello del singolo processo produttivo.

Inizialmente, le aliquote più alte del credito d'imposta erano previste solo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Ora questo limite è stato aumentato, rendendo possibili retroattivamente anche per il 2024 i seguenti crediti d'imposta:
 

Importo investimento

Riduzione consumi erergetici:

da 3 % fino a 6 % (struttura produttiva) o da 5 % fino a 10 % (processi)

Riduzione consumi erergetici:

da 6 % fino a 10 % (struttura produttiva) o da 10 % fino a 15 % (processi)

Riduzione consumi erergetici:

superiore a 10 % (struttura produttiva) superiore a 15 % (processi)

fino a 10 mln €

35 %

40 %

45 %

da 10 mln a 50 mln €

5 %

10 %

15 %

Per poter usufruire dei crediti d'imposta nel settore dell'industria 4.0 o del piano di transizione 5.0, è ancora necessario inviare comunicazioni al GSE. In entrambi i casi, prima di effettuare gli investimenti, è obbligatorio inviare preavvisi al GSE. Pertanto, si consiglia di contattare in anticipo il proprio consulente personale della contabilità finanziaria.


Modifica regime forfetario


Se soddisfano i requisiti richiesti, dal 2015 i piccoli lavoratori autonomi e le imprese individuali possono applicare un regime forfetario. Uno dei requisiti, finora, era che l’eventuale reddito imponibile da lavoro dipendente o da pensione dell’anno precedente non superasse i 30.000 €. Con la legge di bilancio, questa soglia è stata ora elevata a 35.000 €.


Scaglioni e aliquote Irpef

La riduzione inizialmente prevista solo per il 2024 a 3 scaglioni di reddito ed aliquote fiscali per le persone fisiche è stata confermata come misura permanente con la legge di bilancio. Pertanto, continuano ad applicarsi i seguenti scaglioni di reddito e aliquote progressive: 

Reddito

Aliquota Irpef

fino a 28.000 €

23 %

oltre 28.000 € fino a 50.000 €

35 %

oltre 50.000 €

43 %

Inoltre, per i redditi di lavoro dipendente fino a 40.000 €, le detrazioni fiscali sono state leggermente aumentate.


Restrizioni detrazioni per lavori edilizi


Recupero del patrimonio edilizio
L'importo massimo per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, per i quali è possibile calcolare la detrazione fiscale, rimane a 96.000 €. Tuttavia, la detrazione fiscale del 50 % può essere applicata solo per le spese sostenute dal proprietario o dal titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto o diritto di abitazione), a condizione che queste riguardino l'abitazione principale. In tutti gli altri casi, è applicabile solo una detrazione fiscale del 36 %. La detrazione, come in passato, deve essere ripartita su 10 anni.
Per gli anni 2026 e 2027 sono previste ulteriori restrizioni. Per l'abitazione principale la detrazione fiscale sarà ridotta al 36 % e, per gli altri casi, al 30 %.

Risparmio/riqualificazione energetica
I massimali su cui possono essere calcolate le detrazioni fiscali per gli interventi di risparmio energetico (ad esempio sostituzione di finestre, isolamento degli edifici, sostituzione dell'impianto di riscaldamento) rimangono invariati. Tuttavia, la detrazione fiscale del 65 % prevista fino al 2024 per alcune misure non sarà più applicabile a partire dal 2025.

Come per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, è prevista una detrazione fiscale del 50 % per le spese sostenute dal proprietario o dal titolare di un diritto reale di godimento, a condizione che queste riguardino l'abitazione principale. In tutti gli altri casi, è applicabile solo una detrazione fiscale del 36 %. La detrazione deve essere effettuata, come in passato, in un periodo di 10 anni.
Anche in questo caso, per gli anni 2026 e 2027 sono previste ulteriori restrizioni alla detrazione fiscale, con una riduzione al 36 % per l'abitazione principale e al 30 % per gli altri casi.

Bonus arredo
L'importo massimo su cui può essere calcolata la detrazione fiscale per l'acquisto di mobili e/o elettrodomestici a basso consumo energetico rimane nel 2025 pari a 5.000 €. Anche la detrazione fiscale non cambia e rimane al 50 %.
Come in passato, la detrazione deve essere ripartita su 10 anni ed è applicabile solo se gli acquisti riguardano unità immobiliari su cui sono stati eseguiti lavori di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 01.01. dell'anno precedente.

Eliminazione barriere architettoniche
I massimali su cui può essere applicata la detrazione fiscale per l'eliminazione delle barriere architettoniche non sono cambiati per il 2025 e sono così suddivisi:
  • 50.000 € per edifici unifamiliari;
  • 40.000 € moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio formato da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 € per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio con più di otto unità immobiliari.
Anche per il 2025 è prevista una detrazione fiscale del 75 % per queste misure, da ripartire su 5 anni.

Bonus verde
Per le spese relative agli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti e per impianti di irrigazione la detrazione non risulta riproposta e pertanto dall’01.01.2025 non è più fruibile.


Riduzione detrazioni fiscali per redditi più alti

Per i redditi superiori a 75.000 €, a partire dal 2025, le detrazioni fiscali saranno significativamente ridotte. Una limitazione ancora più severa sarà applicata per i redditi superiori a 100.000 €. Le spese massime detraibili saranno calcolate a partire da un importo base, che dipende dal reddito e che deve essere moltiplicato per un coefficiente in base al numero di figli fiscalmente a carico.
Si applicano i seguenti importi base e coefficienti:
 

Reddito complessivo

Importo base

 

Numero figli fiscalmente a carico

Coefficiente

oltre 75.000 € fino a 100.000 €

14.000 €

0

0,50

oltre 100.000 €

8.000 €

1

0,70

 

 

2

0,85

- 3 o più

- almeno 1 figlo disabile

1


Da quanto sopra deriva pertanto che i limiti delle spese/oneri detraibili sono così individuati:

Reddito complessivo

Numero figli fiscalmente a carico

Importo massimo spesa/onere detraibile

oltre 75.000 €

fino a 100.000 €

0

14.000 € x 0,5

7.000 €

1

14.000 € x 0,7

9.800 €

2

14.000 € x 0,85

11.900 €

3 o più/disabile

14.000 € x 1

14.000 €

Reddito complessivo

Numero figli fiscalmente a carico

Importo massimo spesa/onere detraibile

oltre 100.000 €

0

8.000 € x 0,5

4.000 €

1

8.000 € x 0,7

5.600 €

2

8.000 € x 0,85

6.800 €

3 o più/disabile

8.000 € x 1

8.000 €

Le limitazioni si applicano alle spese sostenute a partire dal 2025. Le spese sanitarie sono escluse da queste restrizioni.
In particolare, per i lavori di ristrutturazione effettuati da contribuenti con redditi più alti, in futuro sarà possibile ottenere risparmi fiscali significativamente inferiori rispetto al passato.


Rivalutazione terreni e partecipazioni

Da oltre 20 anni è stata periodicamente concessa la possibilità di rivalutare fiscalmente terreni edificabili, terreni agricoli e partecipazioni in società. Con la legge di bilancio 2025, questa opportunità diventa una disposizione permanente. Per la rivalutazione sono necessarie una perizia giurata e il pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 18 % (in precedenza 16 %).
Sono esclusi dalla disposizione i terreni e le partecipazioni di proprietà di imprese. La perizia e il pagamento dell’imposta sostitutiva devono essere effettuati entro il 30 novembre dell'anno in cui viene effettuata la rivalutazione.
Se prevedete di cedere i suddetti beni patrimoniali nel prossimo futuro, vi consigliamo di valutare l’opportunità di effettuare una rivalutazione.


Altre novità

Altre novità vengono brevemente riassunte di seguito:
  • Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha ridefinito il tasso di interesse legale. Questo è stato ridotto dal 2,5 % al 2,0 % con effetto dal 01.01.2025. Il tasso di interesse legale è importante, tra l'altro, per il ravvedimento operoso dei pagamenti fiscali.
  • È stato inoltre prorogato attualmente fino al 31.03.2025 il divieto di emettere fatture elettroniche a privati per prestazioni sanitarie. Ciò riguarda in particolare le fatture i cui dati devono essere trasmessi al STS (Sistema Tessera Sanitaria).
  • A partire dal 01.01.2026, i dispositivi POS utilizzati per i pagamenti elettronici dovranno obbligatoriamente essere collegati al registratore di cassa elettronico.
  • Le spese di rappresentanza, le spese di viaggio, nonché quelle per vitto e alloggio, potranno essere dedotte fiscalmente da imprese e lavoratori autonomi a partire dal 2025 solo se i relativi pagamenti sono stati effettuati con modalità diverse dal contante. Questa disposizione si applica anche al rimborso delle spese di viaggio sostenute dai dipendenti.
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