Dal 28 maggio 2022
le imprese edili devono indicare nella fattura elettronica il contratto collettivo di lavoro che applicano. In caso di mancata indicazione, il cliente
non può richiedere il bonus fiscale.
Le aziende iscritte alla Cassa Edile che impiegano dipendenti, sono obbligate a fornire queste informazioni. Tali aziende che applicano il contratto collettivo edile per l’industria o l’artigianato, dunque, sono da ora in poi obbligate ad indicare dette informazioni nei contratti e nelle fatture.
L’obbligo esiste per tutti i lavori di costruzione che superano il valore complessivo di
70.000 Euro. Nel conteggio rientrano
tutti i lavori eseguiti dai singoli artigiani.
L’obbligo sussiste per i lavori che possono beneficiare della detrazione del 110 per cento, della ristrutturazione e recupero, della riqualificazione energetica e dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, tale obbligo è previsto anche per il bonus facciate, bonus mobile e bonus verde.
Si consiglia di indicare la normativa applicata, sia sulle fatture che sui contratti, in virtù del fatto che la regola si applica anche ai lavori di sub appalto.
Se la Vostra azienda fosse interessata dalla normativa, potrà indicare la
seguente dicitura: "Ai sensi dell'art. 43-bis, art. 1 della legge n. 234/2021 si dichiara, che si applica il contratto collettivo nazionale e territoriale per l'edilizia".