L'IRPEF è l'imposta italiana sul reddito delle persone fisiche residenti in Italia e/o che percepiscono un reddito in Italia. Le persone fisiche residenti in Italia sono soggette all'IRPEF su tutti i loro redditi, mentre le persone fisiche non residenti in Italia sono soggette all'IRPEF solo sui redditi prodotti in Italia. L'IRPEF viene calcolata sui: redditi fondiari, redditi da lavoro dipendente, redditi da lavoro autonomo, redditi da attività imprenditoriale, redditi finanziari/capitali e altri redditi. L'IRPEF spesso ed erroneamente viene confusa solo con l'imposta sui salari e stipendi in Italia. Quest´ultima rappresenta solo una parte dell´imposta IRPEF (sottosettore).
Le disposizioni legislative prevedono una serie di deduzioni e detrazioni fiscali che riducono la base imponibile e/o l'imposta netta.
L'IRPEF è un'imposta progressiva a scaglioni, con le seguenti aliquote/scaglioni applicate fino al 2022: fino a 15.000 euro: 23%, da 15.001-28.000 euro: 27%, da 28.001-55.000 euro: 38%, da 55.001-75.000 euro: 41% e oltre 75.000 euro: 43%.
Dal 01/01/2022 fino al 31/12/2023, le aliquote e scaglioni IRPEF in Italia sono state ridotte da cinque a quattro:
Con la pubblicazione del Decreto Legislativo n. 216 del 30.12.2023 che ha dato inizio alla riforma fiscale, le aliquote progressive sono state rimodulate con efficacia a partire dall´anno 2024.
Dal 01/01/2024, le aliquote/scaglioni IRPEF in Italia sono stati ridotti da quattro a tre e sono le seguenti:
Fasce di reddito e aliquote/scagliono dal 2024 |
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fino a 28.000 € |
23% |
da 28.001 € a 50.000 € |
35% |
oltre 50.000 € |
43% |
Con le modifiche a cui si è sopra fatto riferimento, le detrazioni fiscali per il lavoro dipendente sono state aumentate. Per i redditi superiori a 50.000 €, invece, la detrazione fiscale del 19% applicabile ad alcune spese sostenute dai privati e detraibili nella dichiarazione dei redditi è stata ridotta di 260 €. Tale riduzione non si applica però alle spese mediche.
L'IRPEF viene calcolata nella dichiarazione dei redditi ovvero, nei modelli "redditi", 730 o RED (per i pensionati). Il pagamento del debito IRPEF viene normalmente effettuato nel mese di giugno dell'anno successivo a quello dei redditi, quando si utilizza la dichiarazione "redditi" (destinata principalmente alle imprese). Oltre al debito sull´anno precedente, in Italia vengono versati anche:
- il primo acconto per l´anno in corso sempre nel mese di giugno;
- il secondo acconto per l´anno in corso che viene versato il 30 novembre
Nel caso in cui dalla dichiarazione dei redditi risulta un credito IRPEF, questi può essere utilizzato per compensare altre imposte attraverso il modello F24.
Per il lavoratori dipendenti che generalmente presentano la dichiarazione 730, il credito o il debito Irpef viene esposto, riconosciuto (credito) o detratto (debito) nella busta paga dei mesi che vanno da luglio a settembre (in base alla data di presentazione della dichiarazione).
La proposta di riforma attuale per il 2025 mira a modificare gli scaglioni di reddito e le aliquote fiscali, in particolare per ridurre il carico fiscale per i redditi bassi e medi. Gli aggiustamenti in discussione, che non sono ancora definitivi, includono:
Questa modifica comporterebbe un sollievo diretto per i contribuenti con redditi medi, mentre i redditi fino a 12.000 € sarebbero completamente esenti da imposte. Per i redditi superiori a 60.000 €, le aliquote rimangono invariate.
Ulteriori agevolazioni fiscali e detrazioni previste per il 2025
Oltre alle nuove aliquote e scaglioni di reddito, il governo sta pianificando ulteriori agevolazioni fiscali e detrazioni mirate a favorire specifiche fasce di reddito. Le principali novità previste includono:
Stato delle informazioni IRPEF 2025: novembre 2024